di Giuseppe e di Sessi Anna, n. a Trinitapoli (FG) il 18 maggio 1890, res. a Napoli, coniugato con due figli, professore di lettere, antifascista.
Arrestato il 6 aprile 1942 perché sospettato di appartenere al movimento liberai-socialista promosso in Puglia dal prof. Tommaso Fiore. Assegnato al confino per anni cinque dalla CP di Bari con ord. del 25 maggio 1942. La C di A con ord. del 4 gennaio 1943 prese atto dell’avvenuta liberazione. Sede di confino : San Bartolomeo in Gualdo. Liberato il 4 novembre 1942 condizionalmente nella ricorrenza del ventennale. Periodo trascorso in carcere e al confino: mesi sette.
Iscritto alla massoneria, si segnalò in passato per alcuni articoli di critica al regime pubblicati sul giornale « Roma » di cui fu corrispondente da Foggia fino al 1925. Nel 1926 venne sospeso dall’insegnamento per motivi politici e quattro anni dopo fu schedato tra i sovversivi e iscritto in rubrica di frontiera. Nel 1939 si trasferì a Napoli, ma continuò a mantenere i contatti con l’ambiente antifascista pugliese e soprattutto con il prof. Tommaso Fiore, che in quegli anni andava organizzando in Puglia un movimento clandestino di opposizione al regime. Durante una perquisizione operata nella sua casa la polizia sequestrò un apparecchio radio, due scritti satirici intitolati Bollettino Straordinario, un esemplare dattiloscritto di un articolo attribuito al maresciallo Badoglio, un foglio manoscritto intitolato Propaganda sovversiva nell’esercito, un gran numero di sue poesie di chiara intonazione antifascista e, infine, due foglietti su cui erano annotati gli orari e le lunghezze d’onda necessarie alla ricezione delìa stazione clandestina di « Giustizia e Libertà » e delle trasmissioni radio da Montecenere, Londra, Mosca e Il Cairo. Assieme al Tangari e per lo stesso motivo furono confinati Tommaso Fiore e Francesco Perna; ammoniti: Natale Cifarelli Ezio Chicchiarelli Vittore Fiore di Tommaso, Giuseppe Perna e AntonÌo Vivoli. Le carte successive al 1942 si riferiscono a sue richieste di restituzione del materiale sequestratogli al momento dell’arresto.
(b. 993, cc. 99, 1942-1944)
Fonte: Katia Massara, “Il popolo al confino – La persecuzione fascista in Puglia”, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Strumenti CXIV, Archivio Centrale dello Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, Roma 1991, pag.542.
Vedi anche alla voce Tangaro Vincenzo nella categoria Casellario Politico Centrale
- Relativamente alle questioni sopra citate, all’interrogatorio di Tangaro Vincenzo (ed altri) vedi l’ampio carteggio riguardante il “movimento liberal-socialista” pugliese in Raffaele Colapietra, La Capitanata nel periodo fascista (1926-1943), Amministrazione Provinciale, Foggia, 1978, pagg.464-496, 499-501, 504-506 e 508-510.