Mastrangelo Luigi

luogo di nascita Anzano di Puglia, Foggia, Puglia, Italia

luogo di residenza  Anzano di Puglia, Foggia, Puglia, Italia

condizione/mestiere/professione  ufficiale postale

Fonte: Archivi CPC, Unità archivistica: busta 3145, estremi cronologici 1929-1941

Mastrangelo Luigi

fu Euplio

nato ad Anzano di Puglia  

ufficiale postale

Nel caso di Luigi Mastrangelo è una dichiarazione sottoscritta da un certo Riggillo Giuseppe, a far scattare indagini e accertamenti da parte della Prefettura di Foggia e del Ministero degli Interni.

In una missiva manoscritta del 17 marzo 1929, inviata direttamente a S.E. Benito Mussolini, il Riggillo, il quale afferma di essere un contadino di Anzano di Puglia in procinto di emigrare in America, denuncia Luigi Mastrangelo quale “sovversivo a tutta forza” e aggiunge altresì che “non fa altro che denigrare il nostro partito” (il P.N.F., n.d.r.). Aggiunge ancora che Luigi Mastrangelo “E’ stato denunziato pel Confino di Polizia dai Reali Carabinieri per propaganda sovversiva e perché strozzino”.

Fonte: ns.elaborazioni sulla base della documentazione presente nel fascicolo del CPC e consultabile presso l’Archivio dell’ANPI provinciale di Foggia

Foto: copia della lettera manoscritta di denuncia di Riggillo Giuseppe contro Luigi Mastrangelo; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra), le foto sono state gentilmente fornite dallo Spi-Cgil di Foggia

La missiva prosegue affermando che Luigi Mastrangelo venne denunciato al Tribunale Speciale per propaganda sovversiva, e, nonostante fosse indicato dai carabinieri quale pericoloso in linea politica, continuava a spadroneggiare in quel comune. Affermava ancora il Riggillo, che l’Ufficio Postale del Comune veniva utilizzato come ufficio di propaganda contraria al “Nostro Partito”.

Tuttavia il 25 aprile 1929 una nota della Prefettura di Foggia, su informazione dei carabinieri di Anzano di Puglia, informava il Ministero dell’Interno che Luigi Mastrangelo “(…) risulta di buona condotta morale e politica ed è iscritto al Fascio.”.

La nota derubricava le denunce ricevute a contrapposizioni personali tra nuclei familiari (peraltro tra loro imparentati) dello stesso comune per una primazia politica. Si affermava sì che Luigi Mastrangelo aveva avuto un comportamento tale da mantenere “la popolazione i  agitazione” e che pertanto era stato proposto, dai carabinieri di Anzano, per il confino di polizia, ma, al contempo, la competente tenenza (quella di Ariano Irpino, n.d.r.), non aveva ravvisato gli estremi per tale provvedimento.

Nonostante queste e altre successive precisazioni, il 29 aprile 1941, la Regia Prefettura di Foggia ancora chiedeva aggiornamenti circa la figura e l’attività di Luigi Mastrangelo.

Fonte: ns.elaborazioni sulla base della documentazione presente nel fascicolo del CPC e consultabile presso l’Archivio dell’ANPI provinciale di Foggia

Foto: relazione della Regia Prefettura di Capitanata su Luigi Mastrangelo; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra), le foto sono state gentilmente fornite dallo Spi-Cgil di Foggia
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