Cardone Leonardo

data di nascita 1888

luogo di nascita Foggia, Puglia, Italia

luogo di residenza  Foggia, Puglia, Italia

colore politico  comunista

condizione/mestiere/professione  contadino, manovale

annotazioni riportate sul fascicolo  confinato, ammonito

Fonte: Archivi CPC, Unità archivistica: busta 1076, estremi cronologici 1926-1937, nel fascicolo è presente  scheda biografica

Cardone Leonardo nato a Foggia il 7.6.1888, ivi residente

contadino – comunista

Attivo dall’immediato (primo) dopoguerra, “uno dei comunisti più pericolosi della zona”, ripetutamente fermato, arrestato il 25.11.1926 per organizzazione comunista, confinato (Favignana, Ustica, Ponza) per 3 anni. Liberato il 1.12.1929 e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel febbraio 1933 diffidato per partecipazione a una manifestazione di disoccupati. Morto il 5.6.1937

Fonte: Simonetta Carolini, Carla Fabrizi, Cristina Piana, Liliana Riccò (a cura di), Adriano Del Pont (coordinatore), Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, Quaderni dell’ANPPIA, n.5, Roma, 1988

Cardone Leonardo

fu Francesco Paolo e di La Torre Paola

nato a Foggia il 7 giugno 1888

contadino, manovale, comunista

Foto e Scheda segnaletica di Leonardo Cardone sono nel suo fascicolo personale presso il Casellario Politico Centrale. Numerose le definizioni riportate sul fascicolo: “Comunista”, “Schedato”, “Pericoloso”, “Confinato politico”, “Diffidato politico”, “Iscritto alla Rubrica di Frontiera”, insomma l’intera gamma di accuse previste per un avversario del regime.

Foto: (a sin) fascicolo personale e (a dx) scheda segnaletica di Leonardo Cardone; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)

Infatti la Scheda Biografica redatta il 10 novembre 1926 dalla Prefettura di Foggia lo descrive come (…) uno dei più pericolosi comunisti della giurisdizione. Ha sempre militato tra le file del partito comunista ed è stato uno dei più accesi propagandisti fra la massa dei contadini. E’ abile, scaltro, di carattere violento, (…) in diverse perquisizioni operate nel suo domicilio vi sono stati sequestrati opuscoli di propaganda e bollettini del partito comunista. Diverse volte è stato fermato perché gravemente indiziato di aver tenuto con i compagni di fede ANGIOLILLO Antonio, EUCHERIO Emilio, MANCANO Romeo ed altri, riunioni segrete tendenti ad organizzare una attiva propaganda comunista, e per studiare i mezzi occorrenti per sovvertire l’ordine nazionale. (…) E’ anche uno dei peggiori pregiudicati della città, ozioso e vagabondo (…) Ha subito anche una condanna per furto in danno delle ferrovie dello Stato e diverse volte è stato arrestato per lesioni, mancato omicidio, porto di rivoltella ed associazione a delinquere. Trattasi di individuo pericoloso che occorre vigilare.”

Foto: scheda biografica di Leonardo Cardone, Prefettura di Foggia 10/11/1926; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)

Puntuale arriva il provvedimento di Confino, deciso dalla Commissione Provinciale di Foggia il 22 novembre 1926, con assegnazione all’isola di Favignana, da qui, successivamente ad Ustica. Ad Ustica, l’8 giugno del 1928, viene arrestato e denunciato per “contravvenzione agli obblighi di confino”.

Foto: (a sin) provvedimento di Confino all’isola di Favignana, (a dx) arresto ad Ustica dove era stato trasferito; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)

Da Ustica viene trasferito a Ponza il 29 luglio del 1928, infine liberato, il 1 dicembre 1929, ma sempre seguito dai controlli di polizia registrati nelle relazioni trimestrali e/o semestrali della varie prefetture. Incluso nell’elenco delle persone da arrestare “in determinate circostanze”, viene fermato più volte (come in occasione delle nozze di S.A.R. il Principe di Piemonte), ed iscritto alla Rubrica di Frontiera per impedirne l’espatrio.

Foto: (a sin) trasferimento al confino a a Pomza, (a dx) rilascio dal confino e vigilanza costante; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)

Una comunicazione del Ministero dell’Interno inviata al Casellario Politico Centrale riporta una copia della lettera inviata dalla Regia Prefettura di Foggia il 23 agosto 1930 nella quale si riferisce che “Da fonte fiduciaria è stato riferito che nei principi del corrente mese (Leonardo Cardone, n.d.r.) avrebbe raccolto fra gli operai della ditta di costruzione S.A.M.A. piccole somme destinate a sussidiare la famiglia del comunista Dacci Giuseppe (dirigente comunista nato a Trinitapoli ed attivo a Cerignola e nel Basso Tavoliere, n.d.r.) di recente assegnato al confino di polizia.”

Foto: (a sin) lettera della moglie di Leonardo Cardone che chiede un sussidio per le condizioni di indigenza della famiglia, (a dx) fermo di Leonardo Cardone per partecipazione a manifestazione di disoccupati nel 1933; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)

Seppure disoccupato e con la famiglia in condizioni di estrema indigenza, cosa che porta la moglie (nome illeggibile) a scrivere una accorata richiesta di aiuti al Ministro dell’Interno, non demorde dai suoi principi e il 25 febbraio 1933 viene fermato e diffidato per aver partecipato ad una manifestazione di disoccupati a Foggia.

Secondo le numerose e periodiche relazioni di polizia, “Conserva inalterate le sue idee comuniste”, resistendo sia quando è senza lavoro, sia durante le limitate e occasionali occupazioni. Muore il 5 giugno 1937.

Fonte: ns.elaborazioni sulla base della documentazione presente nel fascicolo del CPC e consultabile presso l’Archivio dell’ANPI provinciale di Foggia

Vedi anche alla voce Cardone Leonardo nella categoria Confino

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