data di nascita 1911
luogo di nascita Peschici, Foggia, Puglia, Italia
luogo di residenza Manfredonia, Foggia, Puglia, Italia
colore politico antifascista
condizione/mestiere/professione sarta
annotazioni riportate sul fascicolo ammonito
Fonte: Archivi CPC, Unità archivistica: busta 1889, estremi cronologici 1938-1942
Ercolino Olimpia nata a Peschici il 22.9.1911, residente a Manfredonia
sarta – antifascista
Arrestata nel luglio 1938 per offese al capo del governo, ammonita.
Fonte: Simonetta Carolini, Carla Fabrizi, Luciana Martucci, Cristina Piana, Liliana Riccò (a cura di), Adriano Del Pont (coordinatore), Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, Quaderni dell’ANPPIA, n.7, Roma, 1988
Ercolino Olimpia
di ignoto e di Ercolino Antonia Maria
nata a Peschici il22 settembre 1911
sarta, antifascista
Nel Casellario Politico Centrale è conservata la foto e la scheda segnaletica di Olimpia Ercolino.
Tutta la vita e l’interessamento delle autorità di polizia verso Olimpia Ercolino sono riassunte e descritte nelle due pagine della relazione della Regia Prefettura di Foggia del 9 settembre 1938 e inviate al Ministero dell’Interno.



Foto: (a sin e al centro) relazione della R. Prefettura di Foggia circa le responsabilità di Olimpia Ercolino, (a dx) scheda segnaletica di Olimpia Ercolino; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra), le foto sono state gentilmente offerte da Mari Casalucci
Trasferitasi da Peschici a Manfredonia con la madre, Olimpia Ercolino si era sposata con Panza Federico, carrettiere, di Manfredonia e dal quale aveva avuto due figli: Giacomo Michele di 7 anni e Antonio di 4 anni.
L’episodio per il quale viene perseguita la coinvolge solo indirettamente; la sopracitata relazione afferma infatti che “(…) non ha mai dato luogo a rilievi con la sua condotta politica.” Tuttavia il 15 luglio 1938, lo zio di Olimpia, Ercolino Nicola Maria (successivamente inviato al Confino) era stato arrestato nel corso di una manifestazione a Foggia “(…) per aver pronunziato frasi offensive all’indirizzo di S.E. il Capo del Governo e per ever fatta una dimostrazione di sovversivismo mostrando uno straccio rosso recante una scritta antinazionale.”
La nota così prosegue: “Esperite opportune indagini, si stabilì che lo straccio rosso fu confezionato dalla nipote dell’Ercolano, a nome Ercolino Olimpia (…), sarta, la quale, dietro invito dello zio, scrisse pure sotto dettatura anche il foglietto di contenuto antinazionale.”
Tuttavia, per tale “colpa” Olimpia Ercolino venne “(…) sottoposta ai vincoli della ammonizione” da parte della Commissione Provinciale l’8 agosto del 1938.
Fonte: ns.elaborazioni sulla base della documentazione presente nel fascicolo del CPC e consultabile presso l’Archivio dell’ANPI provinciale di Foggia
Nota: sulle vicende di Ercolino Nicola Maria vedi alla voce a lui intestata nelle categorie Confino e Casellario Politico Centrale