data di nascita 1889
luogo di nascita Lucera, Foggia, Puglia, Italia
colore politico socialista
condizione/mestiere/professione applicato alle ferrovie
annotazioni riportate sul fascicolo radiato
Fonte: Archivi CPC, Unità archivistica: busta 2944, estremi cronologici 1913-1927, nel fascicolo è presente scheda biografica, materiale a stampa
Maitilasso Domenico
di Giovanni e di Ardito Gravina
nato a Lucera il 4 maggio 1889
applicato delle ferrovie, socialista
Benchè il suo fascicolo presso il Casellario Politico Centrale sia molto voluminoso e corredato da articoli di stampa e note di varie autorità di polizia, non è presente nessuna foto segnaletica.
Una prima Nota Biografica della Prefettura di Verona è del 29 aprile 1913 e così descrive Domenico Maitilasso “E’ giovane di discreta intelligenza, di poca educazione e di carattere violento. Sebbene di cultura limitata è attivo propagandista e promotore di pubbliche conferenze. E’ ardente socialista e pericoloso specialmente per l’influenza che cerca esercitare nella classe dei ferrovieri ed operai in genere. Mantiene attive relazioni coi più influenti capi del partito Socialista. (…) Nella vita privata è assai disordinato. Frequenta molto gli esercizi pubblici, vi gioca e vi discute animatamente di politica. Non si comprende come in tale stato d’animo egli possa adempiere con la voluta tranquillità e laboriosità ai doveri del suo impiego di Aiuto Applicato nelle locali Officine ferroviarie dello Stato.” La Nota Biografica è aggiornata con numerose altre pagine (ben nove) di annotazioni successive alla data di elaborazione.


Foto: Nota Biografica della Prefettura di Verona su Domenico Maitilasso; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)
La parabola politica di Domenico Maitilasso è condensata in un documento protocollato, ma privo di data, su carta intestata del Ministero dell’Interno e un timbro a margine del 28 maggio 1927.
In tale documento, oltre a riprendere i contenuti della precedente Nota Biografica, vengono descritti spostamenti ed attività di Domenico Maitilasso.
Nel 1913 è a Verona come aiuto applicato delle ferrovie, “(…) attivo propagandista (…). Mantiene relazioni con i più influenti capi del partito socialista.” Nel 1914, con posizioni antimilitariste, “(…) Assunse la carica di segretario della Camera del Lavoro di Verona e organizzò varie leghe fra contadini e muratori. Promosse e organizzò vari scioperi e si dimostrò accanito avversario della Direzione Generale delle FF.SS. e delle istituzioni. Fu eletto consigliere provinciale nel mandamento Verona I.” promotore di vari scioperi venne dimissionato dalle ferrovie; arrestato quale autore dello sciopero ferroviario del luglio 1914, rilasciato, si ritirò a Pontassieve, diffidato dal rientrare in provincia di Verona. Nel 1915, assunse posizioni neutraliste e “(…) incitò i lavoratori al saccheggio ed alla distruzione come mezzi per ottenere miglioramenti.” Da Pontassieve si trasferì a Milano “(…) dove mantenne vita regolare.” Nel 1917 venne riammesso nelle ferrovie e destinato a Livorno; “Si trasferì in altre residenze senza dar luogo a notevoli mutamenti nella vita politica. Fu trasferito a Trieste nel 1921. In detta città non professò principi socialisti e si dedicò all’organizzazione di un sindacato economico dei ferrovieri (…) Tale sindacato era in contrasto con il noto sindacato italiano socialista. (…) passò al fascismo ed a Fiume (1922-1923) partecipò all’organizzazione dei ferrovieri fascisti. Venne successivamente nominato segretario sindacale delle corporazioni fasciste del Vetano, Cusio e Ossola. Membro effettivo del Direttorio fascista sezione di Domodossola.” Fu inoltre attivo anche a Novara e in provincia di Aosta.



Foto: relazione su carta intestata del Ministero dell’Interno, protocollato ma non datato, con timbro a margine del 28 maggio 1927; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)
Ovviamente il suo fascicolo è zeppo di relazioni e note di controllo sulla sua attività, formulate dal Ministero dell’Interno e/o dalle diverse prefetture provinciali nelle quali Domenico Maitilasso si sposta, persino da una nota del Regio Esercito Italiano (datata 3 aprile 1916).



Foto: (a sin) telegramma della R.Prefettura di Verona del 6/5/1915, (al centro) nota del R.Esercito Italiano del 3/4/1916, (a dx) dispaccio telegrafico del Ministero dell’Interno; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)
Un particolare curioso ed interessante è costituito dalla presenza di alcune relazioni redatte in epoca successiva all’adesione di Maitilasso al fascismo, come ad esempio quelle della Regia Prefettura di Novara del 27 maggio 1924 e del 2 ottobre 1925. Effettivamente egli venne radiato formalmente solo nel gennaio1926.


Foto: relazioni semestrali della Prefettura di Novara; Fonte: Archivi CPC (vedi sopra)
Fonte: ns.elaborazioni sulla base della documentazione presente nel fascicolo del CPC e consultabile presso l’Archivio dell’ANPI provinciale di Foggia