di Ludovico e Lucia Palumbo
nata a Trinitapoli il 3 maggio 1911
Luogo di residenza: Verona
Qualifica: Partigiana combattente

Foto: ritratto di Giuseppina Urbano; Fonte: Antonietta D’Introno, cit.
Vedova di Nicola Rutigliano di Trinitapoli e madre di un figlio (Savino), nel 1939 si risposa con il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Reali Michele Lanotte di Barletta. La famiglia si trasferisce a San Pietro in Cariano (provincia di Verona), dove il marito comandava la locale sezione dei Carabinieri. Entrambi militarono nelle fila della Brigata Garibaldina d’Assalto “Vittorio Avesani”. Giuseppina aveva l’incarico di staffetta parta ordini e di nascondere armi nelle diverse abitazioni dei fiancheggiatori dei partigiani. Pur subendo pressioni ed angherie (anche in conseguenza dei ripetuti arresti del marito) da parte dei fascisti, “non abbandonò mai la sua attività nella lotta di resistenza, fornendo notizie ed armi. Pur essendo attivamente ricercata dalle autorità militari della Repubblica Sociale Italiana, non cessò la sua attività nella lotta di resistenza fino alla Liberazione.”
Giuseppina Urbano muore il 31 maggio 1981
Fonte: Antonietta D’Introno (a cura di), I giovani eroi degli anni ’40, Il peperoncino Rosso, Trinitapoli, 2022, pagg.57-62 e 92-93
Nota: altre notizie in Pati Luceri e Roberto Tarantino, Deportati, Internati Militari, Partigiani e vittime della vendetta tedesca della provincia BAT, Grafiche Giorgiani, Castiglione (Le), 2021; foto e informazioni sono state fornite dai figli e dai discendenti di Giuseppina Urbano, per loro gentile concessione