Di Modugno Sergio

data di nascita 1902

luogo di nascita Cerignola, Foggia, Puglia, Italia

luogo di residenza  Unione Sovietica

colore politico  comunista

condizione/mestiere/professione  manovale

annotazioni riportate sul fascicolo  iscritto alla Rubrica di frontiera

Fonte: Archivi CPC, Unità archivistica: busta 1802, estremi cronologici 1928-1940, nel fascicolo è presente  scheda biografica

Foto: scheda CPC e particolare della foto segnaletica di Sergio Di Modugno (alias Matteo Lomuscio); Fonte: Massimiliano Marzillo, Antifascisti, Cosmo Iannone Editore, Isernia, 2018, per gentile concessione dell’autore

Di Modugno Sergio (alias Nino Pilato), nato a Cerignola, l’ 8 maggio 1902

Muratore. Anarchico-comunista prende parte alle prime lotte antifasciste. Nel 1927 espatria clandestinamente in Francia per sottrarsi all’arresto. A Parigi, sempre nel 1927, nel corso di una manifestazione in favore di Sacco e Vanzetti, uccide il console italiano Nardini. Il Tribunale francese, tenuto conto del movente politico, lo condanna a soli due anni di carcere. Scontata la pena, si trasferisce in URSS nel 1929. Vive a Mosca, dove lavora in fabbrica. Nel 1931 si iscrive al VKP(b) ma nel 1933 ne viene espulso per il suo atteggiamento antisovietico. Si rifiuta di prendere la cittadinanza sovietica. Tra il 1936 e il 1937 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono più volte in esame il suo caso. Nel ricostruire la sua biografia e il suo percorso politico, essi lo segnalano in maniera ricorrente come un elemento estremamente negativo e ostile. Arrestato una prima volta nel 1935, viene presto liberato. La seconda volta è arrestato il 6 agosto 1937 per agitazione antisovietica. Dopo il secondo arresto, è condannato a cinque anni di lavori forzati il 10 ottobre 1937 . Viene deportato in Siberia, dove probabilmente muore mentre sta scontando la pena.

Fonte: Memorial – Italia

Nota: Assai diverse, in altre fonti (meno fumose ed assai più attendibili di quelle prodotte dalla polizia politica italiana), le motivazioni dell’uccisione del vice-console Nardini da parte di Sergio Di Modugno, in questo caso legate al rifiuto opposto da parte del Nardini alla reiterata richiesta del Di Modugno di autorizzare l’espatrio della moglie e del figlio ancora residenti a Cerignola. Questa fu l’accusa accertata al processo in Francia e la motivazione della relativa condanna (n.d.r.). Tale racconto, insieme a quello del processo a Sergio Di Modugno in: 

  • Sentenza antifascista in Il Risveglio anarchico, supplemento al n.759 di Le Reveil, pag. 2
  • La Civiltà Cattolica, Anno 79°-1928- Vol IV, pag. 561
  • Nota: Una folta corrispondenza Sergio Di Modugno intrattiene, dall’esilio, con la propria famiglia (fratello e sorella) e con la moglie. Tale corrispondenza è pubblicata, in appendice, nel citato libro di Massimiliano Marzilli e qui di seguito solo parzialmente riportata a titolo eminentemente esemplificativo. Le lettere denotano il disagio e il dolore rispetto alla sua vita difficile e travagliata, ma anche volontà di impegno e di riscatto (la corrispondenza pubblicata sul libro di Massimiliano Marzilli è disponibile anche presso l’Archivio dell’Anpi provinciale di Foggia, per gentile concessione dell’autore, n.d.r.)

Foto: copia di alcune delle lettere scritte da Sergio Di Modugno dall’esilio; Fonte: Massimiliano Marzilli, cit., per gentile concessione dell’autore

Vedi anche la biografia di Maria Ciarravano (moglie di Sergio Di Modugno): Barbara Bertolini, Anna Maria Cenname, Maria Ciarravano in Barbara Bertolini e Rita Frattolillo (a cura di), Biografie di donne protagoniste del loro tempo.

Nota: numerose anche le lettere scritte da Maria Ciarravano che denotano una vita difficile e travagliata per lei e per il figlio, piena di stenti e miseria; Maria Ciarravano è peraltro condannata al Confino e costantemente controllata dalla polizia (n.d.r.)

Foto: copia di alcune lettere scritte da Maria Ciarravano; Fonte: Massimiliano Marzillo, cit., per gentile concessione dell’autore

Le complesse vicende relative alla vita di Sergio di Modugno, di Maria Ciarravano, di Antonio di Modugno (fratello di Sergio) e quelle di altri antifascisti che intersecarono le loro vite, sono più dettagliatamente raccontate in:

  • – Massimiliano Marzillo, Antifascisti, Cosmo Iannone Editore, Isernia, 2018