Mazzara Ferruccio

Nato il:1913 feb. 25
Comune:Foggia
Provincia:Foggia
Nazione:Italia
Attività partigiana
Formazione:Cumer, dal 1944 ott. 1 al 1945 apr. 21
Qualifica riconosciuta:Partigiano Combattente

Fonte: ICAR – Istituto Centrale per gli Archivi – DGA (Direzione Generale Archivi) – I Partigiani d’Italia

Mazzara Ferruccio (Capitano Bilancia)  

da Giuseppe e Amelia Malatesta nato il 24/2/1913 a Foggia

Nel 1943 residente a Formigine (MO). Diploma di scuola media superiore. Capitano dei paracadutisti. Fu il responsabile della missione Sihaka alle dipendenze dello stato maggiore del CIL e della n. 1 Special force inglese, una delle numerose missioni militati che operarono nell’Italia del nord tra la fine del 1944 e la primavera 1945. Fu paracadutato, con il suo gruppo e le attrezzature radio, nell’Appennino modenese il 4/11/44. Nel gennaio 1945 si trasferì a Bologna e si aggregò al CUMER. In rapporto quotidiano con Ilio Barontini e Leonillo Cavazzauti, provvide a tenere i contatti tra il CUMER e i comandi militari italiani e alleati al sud. Riconosciuto partigiano con il grado di maggiore dal 1/11/44 alla Liberazione.

Fonte: ISREBO – Alessandro Albertazzi, Luigi Arbrizzani, Nazario Sauro Onofri (a cura di), Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese: 1919-1945, Dizionario Biografico (on line)


Fonte : Istituto Storico Parri – Elenco Alfabetico Generale – Fondo ANPI Bologna – Fondo Schede riconoscimento Anpi Bologna – Biblioteca Digitale

Mazzara Ferruccio detto/a Capitano Bilancia 24 febbraio 1913

Titolo di studio: Licenza scuola media inferiore

Occupazione: Militare Serv. Permanente Effettivo

Partigiana/o ( 1 gennaio 1944 – 21 aprile 1945)

Ferruccio Mazzara, «Capitano Bilancia», da Giuseppe e Amelia Malatesta; nato il 24 febbraio 1913 a Foggia. Nel 1943 residente a Formigine (MO). Diploma di scuola media superiore. Capitano dei paracadutisti. Fu il responsabile della missione Sihaka alle dipendenze dello stato maggiore del CIL e della n. 1 Special force inglese, una delle numerose missioni militati che operarono nell’Italia del nord tra la fine del 1944 e la primavera 1945. Fu paracadutato, con il suo gruppo e le attrezzature radio, nell’Appennino modenese il 4 novembre 1944. Nel gennaio 1945 si trasferì a Bologna e si aggregò al CUMER. In rapporto quotidiano con Ilio Barontini e Leonillo Cavazzauti, provvide a tenere i contatti tra il CUMER e i comandi militari italiani e alleati al sud. Riconosciuto partigiano con il grado di maggiore dall’1 novembre 1944 alla Liberazione.

Ha fatto parte di: CUMER, comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna Organizzazione politico-militare

Fonte: Storia e memoria di Bologna

Il CUMER era il Comando unico militare Emilia Romagna.

Nella primavera 1944 il CLNAI diede vita al CVL, l’organizzazione militare del movimento antifascista che conduceva la guerra di liberazione. Il CVL divenne la guida della lotta armata, al quale facevano capo i vari comandi regionali, ai quali, a loro volta, facevano capo i comandi piazza delle varie città. In Emilia – come si chiamava allora l’attuale regione EmiliaRomagna – fu costituito il Comando unico militare Emilia Romagna. Operò ininterrottamente dal giugno-luglio 1944 alla liberazione. Il CVL riconobbe la piena operatività del CUMER il 9.7.1944, anche se fu effettivamente operativo nell’ultima settimana di luglio.(…) Della struttura militare del CUMER fecero parte 341 partigiani e alcuni patrioti. I caduti furono 16 e 10 i feriti. Ebbe un giornale dal titolo “Il Combattente”. 

Fonte: Storia e memoria di Bologna

“Nel febbraio 1945 il comandante del CUMER Barontini e il vice comandante Cavazzuti stabiliranno contatti diretti con la missione Sihaka, guidata dal capitano Bilancia (Ferruccio Mazzara) per conto dello Stato Maggiore dell’Esercito italiano e collegata al comando britannico N.1 Special Force.”

Fonte: biblioteca.salaborsa (Bologna)

Nel frattempo due missioni radio alleate avevano iniziato ad operare in città; una diretta dal cap. Ferruccio Mazzara, collegata direttamente col Quartiere Generale Alleato, l’altra con l’OSS, diretta da Otello Melotti. Entrambe funzionarono fino alla liberazione di Bologna, rendendo utilissimi servigi sia al CUMER che agli alleati.

Fonte: Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna, testimonianze e documenti, Volume I, Istituto per la Storia di Bologna, 1980, pag.93

Solo ad iniziare dal gennaio 1945 fu possibile insediare a Bologna una missione (Sihaka) dipendente dal « N° 1 Special Force » e dallo Stato maggiore italiano, comandata dal capitano Ferruccio Mazzara. (alla nota 83: Si veda, nel quinto capitolo del presente volume la « relazione Bilancia » (capitano Ferruccio Mazzara). Sui collegamenti tra il CUMER e gli alleati, si vedano anche le testimonianze del maggiore Charles Macintosh, comandante del « N. 1 Special Force », dei capi missione Ferruccio Trombetti e Otello Melotti e dell’ufficiale di collegamento del CUMER, Andrea Bentini. A proposito del « Servizio informazioni » del CUMER si veda, nel volume I, la testimonianza del generale Cipriano Tinti, (p. 76 segg.). (…) (pag.49)

I rapporti della Resistenza con gli alleati, compresa la «Relazione della missione Bilancia », diretta dal capitano Ferruccio Mazzara, dipendente anch’essa, con la denominazione di « missione Sihaka », dal« N. 1 Special Force »sono ampiamente riportate nel CAPITOLO V: I RAPPORTI CON GLI ALLEATI, ivi comprese le relazioni dei comandanti alleati in originale (vedi anche: L’Emilia Romagna nella guerra di Liberazione », volume I, La lotta armata, p. 541 segg. Si veda pure in argomento, Report on N. 1 Special Force activities during aprii 1945, in Pietro Secchia, Filippo Frassati,La Resistenza e gli alleati, p. 377 segg. n.d.r.) (pag. 466 e segg).

Il quartier generale tattico del « n. 1 Special Force » manteneva regolari contatti col CUMER in due modi; attraverso la radio (nome di codice « Sihaka ») sotto la direzione del capitano Ferruccio Mazzara (Bilancia) e per mezzo del servizio ben organizzato di corrieri che teneva i contatti tra il quartier generale del maggiore Jim Davies, nei pressi di Frassinoro (nome di codice « Silentia ») e Dario (Ilio Barontini), comandante del CUMER. (pag.472)

La Missione, operante d’intesa anche col Comando del « N. 1 Special Force » e da questo denominata « missione Sihaka », era comandata dal capitano Ferruccio Mazzara (capitano Bilancia). A Bologna, il comandante Bilancia prese contatto con Dario (Ilio Barontini) e con Sigismondo (Leonillo Cavazzuti), rispettivamente comandante e vice comandante del CUMER, ed operò in città in sedi continuamente mobili, generalmente in case diroccate fuori porta: la sosta più lunga durò poco più di una giornata nel’a casa di Cavazzuti, fuori porta Castiglione. (pag.509)

(La RELAZIONE DELLA MISSIONE BILANCIA è pubblicata alle pagg. 509 – 512, n.d.r.)

(…) poi ricordo la Missione « Bilancia », dello Stato maggiore italiano, comandata dal cap. Ferruccio Mazzara e operante prima nell’Appennino modenese e poi nella città di Bologna, a contatto col CUMER (…). (Ferruccio Trombetti, pag. 517).

Fonte: Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna, testimonianze e documenti, Volume V, Istituto per la Storia di Bologna, 1980